4. Casa Castelli (Borromini)
Sulla facciata della casa spicca una targa con scritto “ In questa casa nacque Francesco Borromini 1599”. Così Bissone ricorda uno dei suoi figli migliori.
La storia
La storia
Francesco Borromini (nato col nome di Francesco Castelli) è stato uno dei principali esponenti dell’architettura barocca. Il padre era un modesto architetto al servizio dei Visconti a Milano, mentre la madre proveniva dall’agiata famiglia dei Garove, imparentata con il celebre architetto Domenico Fontana di Melide. Formatosi come scalpellino in giovane età, Francesco giunse a Roma nel 1619, ospite di Leone Garove, parente di sua madre e del celebre architetto Carlo Maderno, grazie al quale entrò in contatto con Lorenzo Bernini, incaricato di dirigere i lavori della Basilica di San Pietro in Vaticano. In quell’ambito partecipò alla costruzione del baldacchino di San Pietro. In seguito, su proposta del Bernini ottenne il titolo di architetto della Sapienza, grazie al quale fu incaricato della progettazione della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e dell’annesso convento. Dopo numerosi lavori minori, diresse la costruzione della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, riconosciuta come la sua opera più prestigiosa. Molte altre opere costellarono la sua irrequieta attività lavorativa, spesso in conflitto con le idee del Bernini.
Morì suicida nel 1667, all’età di 68 anni, e fu sepolto, per suo espresso desiderio, nella basilica di San Giovanni dei Fiorentini, nello stesso sepolcro dell’amato Carlo Maderno.
Casa Borromini a Bissone

Sant’Ivo alla Sapienza

San Carlo alle quattro fontane
Targa sulla facciata della casa Borromini.
O voi che passate per la via salutate la vergine Maria, dipinta nel dì del Signore MDCXI a dì XVI novembre.
Pittura murale, datata 1611, che rappresenta la Vergine Maria con il Bambino tra i santi Rocco e Antonio di Padova, posta sotto il porticato della casa Borromini.