14. La statua di Francesco Borromini

Questa statua monumentale, opera dello scultore ticinese Ivo Soldini, rende omaggio all’architetto Francesco Castelli, detto Borromini, nel 400° anniversario della sua nascita (1599-1999). La base in granito riproduce la pianta della chiesa romana di Sant’Ivo alla Sapienza, il suo più celebre capolavoro. Alcuni elementi-simbolo richiamano l’attività del grande architetto: il triangolo-squadra, strumento di lavoro, l’ovale, tipica forma dell’architettura barocca (come la pianta della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane), la stella, simbolo della fortuna avuta nella sua arte. La monumentalità dell’opera vuole essere un tributo alla grandezza dell’illustre artista.

La storia

La storia

Nato nel1599 a Bissone, Francesco Castelli detto Borromini  è stato uno dei principali esponenti dell’architettura barocca. All’età di nove anni fu inviato dal padre a Milano, per imparare l’arte di intagliare la pietra, poi, nel 1619 si trasferì a Roma per prendere parte al cantiere di San Pietro diretto da Carlo Maderno, suo lontano parente e maestro. Grazie alle sue doti e alla sua instancabile attività si guadagnò ben presto la qualifica di capomastro. Alla morte del Maderno passò alle dipendenze del noto architetto Gian Lorenzo Bernini, con il quale ebbe in seguito un rapporto piuttosto conflittuale, collaborando con lui nella costruzione della basilica di San Pietro. Ottenuto dal Bernini il titolo di architetto, iniziò la sua attività da indipendente. Fra le sue maggiori opere ricordiamo la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane con l’annesso convento e la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, ritenuto il suo capolavoro. Morì a Roma nel 1667.

Statua Borromini: la squadra

Statua Borromini: la stella

Statua Borromini: in alto l’ovale, la stella e la squadra

Roma, chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza

L’ovale Pianta della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

Statua Borromini: in alto l’ovale, la stella e la squadra

Pianta della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza